Seminario formativo a cura del Progetto Policoro – Diocesi Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo.
Si è svolto lo scorso 12 maggio alle ore 18.00, presso il Castello Ducale di Atina, la prima delle 5 giornate del seminario formativo promosso e organizzato da Progetto Policoro Diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo. Promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, la Pastorale Giovanile e Caritas Italiana, ha come obiettivo, da vent’anni a questa parte, la diffusione di progetti e segni concreti di speranza per i giovani che vogliono mettersi in gioco e creare possibilità lavorative per sé e per gli altri.
Obiettivo di questo primo incontro è stato il presentare e conoscere il Progetto Policoro, le sue finalità, le persone preposte a realizzarlo, utilizzando cenni della Dottrina Sociale della Chiesa a supporto; un focus generale di quali sono le politiche del lavoro attive attualmente in Italia, la funzione degli Enti pubblici chiamati ad attuarle, le opportunità che lo Stato Italiano mette a disposizione, seppur con qualche difficoltà, soprattutto per i giovani, in questi tempi di crisi occupazionale e di come il mondo del lavoro sia in continua trasformazione. Il pubblico presente è stato guidato e accompagnato in questo percorso formativo attraverso la presentazione a cura della referente diocesana Erica Busetto, la quale ha illustrato le peculiarità, le risorse e le possibilità che il Progetto offre ai giovani della nostra Diocesi, servendosi di una rete attiva di soggetti istituzionali, ecclesiali e non, che, sinergicamente, sposano lo spirito evangelico da cui ha origine il tutto. Partendo dall’icona biblica degli Atti degli Apostoli 3,6 si è giunti poi a dare un senso definito al Progetto, mettendo in risalto i così detti “Gesti Concreti”. Essi raccontano la bontà dell’attività di Policoro in questi suoi 20 attivissimi anni e sono rappresentati da esempi veri di cooperative, consorzi, rapporti di reciprocità, reti territoriali, percorsi di formazione attivati e tanto altro ancora. Secondo momento della prima serata è stato a cura della Dottoressa Alessandra Romano, Segretario CISL Frosinone, la quale ha illustrato il tema attualissimo del Job Act e delle politiche attive statali adottate dalla Regione Lazio, sottolineando soprattutto si le criticità, ma fondamentalmente gli aspetti e spunti positivi. Un focus puntuale sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, le modifiche dell’art. 18, le novità introdotte per la maternità, la NASPI, i buoni propositi di Garanzia Giovani che purtroppo però, in taluni casi, è stato utilizzato solo a favore delle imprese, penalizzando i giovani stessi. Una particolare attenzione anche all’alternanza scuola – lavoro, adottata anche dallo stesso sindacato CISL, per la formazione professionale dei giovani, in concomitanza del loro percorso scolastico.
Nel secondo incontro invece, si è riflettuto sul sistema normativo e su come entra a far parte della costituzione di una attività imprenditoriale nelle sue varie forme; sull’impresa come forma di cooperazione e filiera di una rete occupazionale, su quella che i più definiscono la forma perfetta, la cooperativa sociale, favorita anche dal Progetto Policoro per i suoi valori etici, senza trascurare le tutte le altre che in egual modo possono offrire importanti opportunità. Obiettivo della serata è stato fornire ai giovani presenti una presentazione puntuale delle linee essenziali di come fare impresa ed intraprendere in un momento economico per il nostro paese in cui l’auto impiego può rappresentare una risorsa fondamentale per generare nuovo potere economico e nuova occupazione. Relatori della serata sono stati il Professor Filippo Carcione e la Dottoressa Cristina Liburdi componente CIF.
Anche qui una doverosa introduzione sulla Dottrina Sociale della Chiesa, evidenziando il ruolo della persona e del lavoro, il Progetto di Dio per l’uomo e come il lavoro entra ad essere parte integrante di questo Disegno, per donare all’uomo, la dignità e la gratuità, citando le ideologie e i trattati che hanno portato alla stesura del Compendio da parte di Papa Giovanni Paolo II: l’illuminante Concilio Vaticano II, la svolta della Rerum Novarum, la Res Novae non ultima la Centesimus Annus.
Giovedì 26 maggio, l’attenzione verrà spostata invece, su come creare impresa sfruttando il vento propizio della tecnologia e dell’innovazione. Tema della serata la finanza dal basso e l’innovazione sociale. L’introduzione della serata sarà affidata al Prof. Lucio Meglio sociologo, docente UNICAS, che si occuperà di tracciare un focus sull’innovazione, cogliendo gli aspetti essenziali presenti appunto, nella Dottrina Sociale della Chiesa; si entrerà nel vivo della giornata con la presentazione ai partecipanti delle attuali forme alternative di finanziamento alle imprese, specialmente se imprese sociali, partendo dal basso (microcredito sociale e crowdfunding) fino ad arrivare alle opportunità offerte a livello statale dai finanziamenti strutturali e europei. I giovani presenti verranno introdotti a nuove forme di auto impiego tramite l’utilizzo dell’innovazione sociale come esempio di nuove metodologie per innovare servizi e prodotti in un’ottica del lavoro collaborativo. Si assisterà anche alla presentazione di casi virtuosi di startup basate sull’agricoltura (agrifood e agritech) e sull’artigianato (FabLab e fabbricazione digitale), con la possibilità di rilanciare il territorio attraverso il turismo basato sull’esperienza e su la riscoperta di antichi mestieri che incontrano l’innovazione. Ospite e relatrice della serata il nostro CEO e Founder Ida Meglio a cui si aggiungeranno, anche se ancora è da confermare, le testimonianze dei soci fondatori del Fab Lab Frosinone – Officine Giardino.